Economia circolare: l’importanza e tutti i vantaggi
L’economia circolare verso un Europa sempre più green
L’economia circolare assume linee guide sempre più definite nel panorama europeo.
Il vecchio continente infatti, dove ogni anno si producono circa 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti, si pone attraversa la legislazione sulla gestione dei rifiuti diversi obbiettivi che puntano all’adozione di un nuovo modello di economia.
E’ del Marzo 2020 la proposta della Commissione Europea per il piano d’azione da seguire, che comprende, tra l’altro, iniziative per la promozione di prodotti più sostenibili, nonché per la riduzione dei rifiuti.
Nel mese di Febbraio 2021 il Parlamento Europeo ha così votato per l’adozione del nuovo piano d’azione, con misure volte a raggiungere le zero emissioni di carbonio, l’eliminazione delle sostanze tossiche e il pieno sviluppo di un’economia circolare entro il 2050.
In questo articolo capiamo cosa si intende quando si parla di economia circolare e quali sono tutti i vantaggi che accompagnano questa scelta consapevole.
Economia circolare Vs Economia lineare
Se l’economia lineare si basa sullo schema “estrarre, produrre, usare, buttare”, il modello circolare prevede il ricondizionamento e il riciclo dei materiali già esistenti nel lungo periodo.
L’economia circolare infatti, si fonda su principi come il riutilizzo e la condivisione, estendendo il ciclo di vita dei prodotti il più a lungo possibile e contribuendo a ridurre al minimo i rifiuti.
Così, una volta che un prodotto ha concluso il suo utilizzo, questo viene reintrodotto, nel limite delle possibilità, all’interno del ciclo economico, generando ulteriore valore senza dover generare rifiuti.
L’economia circolare come risposta ai problemi della nostra società
Sono numerosi i fattori che hanno portato l’Europa e gli altri stati nel mondo ad attuare la transizione verso l’economia circolare.
Tra i principali certamente la scarsità delle risorse e l’aumento della loro domanda.
La popolazione mondiale infatti continua la sua crescita in modo esponenziale, e così cresce anche la domanda di tali risorse, che sono però finite.
Altro fattore chiave che ha inciso nell’accelerazione verso l’adozione di modelli alternativi è inoltre
il desiderio degli stati di non essere dipendenti da altri per il fabbisogno di materie prime di cui non dispongono, da sempre aspetto strategico per la crescita degli stati.
L’estrazione e l’utilizzo di queste materie prime poi, produce un pesante impatto sull’ambiente aumentando il consumo di energia e le conseguenti emissioni di CO2.
I vantaggi nella transizione ad un modello di economia circolare
Il passaggio ad un modello di economia circolare porta innumerevoli vantaggi sia per l’ambiente sia per i cittadini.
Le aziende poi, godrebbero di notevoli benefici economici grazie al risparmio derivante dalle nuove misure mette in atto.
L’economia circolare inoltre, spingerebbe il mercato verso un aumento della competitività nonché ad un impulso all’innovazione e alla crescita del PIL, creando, secondo le stime, circa 700.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030.
Questo modello economico sembra insomma essere l’alternativa vincente per uno sviluppo sostenibile della società moderna.
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